Sunday, March 20, 2011

Sul treno, il più bello

Due ore e sono arrivao a Irkutsk. E' stato un viaggio memorabile. Ho inconrato persone curiose, affascinate dall'idea che fossi in giro in treno da solo e per scelta. Qui tutti se potessero vorrebbero volare. 30 ore di viaggio in compagnia di una mamma, con il suo bambino di otto mesi. Devo ammettere che all'inizio ho pensato il peggio. Ho immaginato che questo piccolo bimbo non mi avrebbe fatto dormire un attimo. E' un angelo, mai l'ho sentito piangere.
Le parole di Dostojevskij mi hanno accompagnao e allietato nei momenti di noia. Mi hanno immerso nella siberia del passato. tra relazioni sociali e storie di parentele, di sofferenza e denaro.

Ieri, appena salito sul treno ho incontrato padre e figlio, sul treno per poche ore. il ragazzo Igor, non credeva davvero di poter incontrare uno straniero, dopo un po' che parlavamo aveva gli occhi lucidi. Mai e' stato in europa. Un viaggio a san pietroburgo è stato il momento piu bello della sua vita; quasi mi commuovevo.
Ho tirato fuori un pezzo di parmigiano, in cambio di una birra offerta. Mai, lui e il babbo, avevano assaggiato formaggi italiani. mai e poi si sarebbero sognati di poterlo fare su un treno.

Verso sera sono stato invitato a bere e colloquiare dai vicini, due uomini sue due metri ciascuno. Abbiamo parlato e bevuto per ore, è stato uno scambio eccezionale di punti di vista, culture. Serghiey ha la mia età e dal Caucaso si è trasferito in Siberia, laggiù, dice, di lavoro non ce ne. Lavora per le ferrovie, sui treni viaggia gratis. Lancia il peso per sport, dice è la sua liberazione.

In Russia, la vodka la bevono gli anziani, è un problema sociale enorme. Qui non esiste bere senza mangiare. Dopo ogni sorso un boccone. Cetrioli sotto aceto, pane nero, salami, pesce essicato... Verso notte, quando ormai ci si faceva allegri è perfino spuntata una pancetta affumicata, fatta dal suo babbo: eccezionale!
 Mosca non è la russia, le distanze cosi grandi rendono le persone pazienti, rassegnate ai lunghi traserimenti, all'isolamento, alla solitudine rispetto ad altre culture. I russi son gente forte, abituata al sacrificio. Ora mi dicono, è caldo (fa -12). A gennaio, quassù, il gelo è niene in confronto, fa -40 se va bene.
Sono felice di aver viaggiato da solo da queste parti, certo c'è da stare attenti, ma il rischio ne vale la pena. Mi ha sorpreso la gioia di queste genti  nel poter parlare con qualcuno che venisse dall'Europa.
Nonostante io, agli occhi loro, sia ricco, in viaggio per scelta, mai ho avuto la sensazione che provassero invidia, mai mi sono sentito uno stronzo per la nostra differenza di portafoglio.
Vorrebbero viaggiare anche loro, lontano, vedere il mondo come io, ora,ho la foruna di poter fare. Qui gli stipendi sono almeno un terzo che a Mosca, con una laurea, ti prendi sui 500 euro...













Mentre ero in movimento, l'altro giorno, dal Giappone, infatti, arrivavano le prime notizie drammatiche, disastrose a dir poco...
Io, da parte mia... ho passato due tre giorni molto dispiaciuto, alla ricerca di una soluzione... d'altro canto sono giovane.. andarci ora, forse non era la cosa giusta....
E cosi, domenica notte, con mia sorpresa e non poca sofferenza decisionale ho un volo per Bangkok. Da Irkuzk. Dalla siberia alla foresta tropicale, sarà un bello shock. Ora che comincio ad amare la russia per il grande patrimonio umano quale è.. l'abbandono... con un po' di tristezza, lo ammetto.

Prima, però. Il lago Baikal non posso certo farmelo sfuggire da sotto gli occhi. Sarà ghiacciato, immensamente bianco. Tra un ora arrivo, Natalia, di origine cinese, mi aspetta alla stazione.

Amo Couchsurfing, è il massimo!

Ps. a tratti mi è sembrato di esser negli trenta, quando da noi, in italia, si respirava il sogno americano.
Qui l'america è vista come la terra promessa, è terra proibita per tanti.

1 comment:

  1. Qui comincia ad esserci aria di primavera, tra un temporale e una giornata di sole frizzante , con i primi boccioli sugli alberi. Siamo passati dal cappotto alla giacca..ma li!? Li si sente proprio un gran freddo , esce dalle tue foto e ci raggiunge... un paesaggio quasi lunare, addormentato , in contrasto con le persone che ci racconti, piene di vita e molto ospitali!
    Le tue foto parlano di te , del tuo viaggio di conoscenza, a lungo desiderato , pensato e studiato ed ora , per un evento assolutamente imprevedibile, l'irruenza delle forze della terra, inaspettatamente ti porta ,verso un paese , la Thailandia , che sarà l'opposto della Russia . Chissà come si starà nelle foreste tropicali?! xxx m&v

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